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| Una certa cultura filosofica-sociologica postmoderna dichiara che qualsiasi approccio e punto di vista sul mondo è equivalente, in termini di probabilità e di coerenza, con qualunque altro. Badate, non si tratta della libertà di espressione di punti di vista diversi, ma della pretesa che tutti i punti di vista siano validi allo stesso modo, cioè che tutti i pradigmi usati nei secoli e nei continenti per analizzare il mondo vanno bene per tutti. Ovviamente non è così, altrimenti il metodo scientifico supportato da logica e matematica non avrebbe mai funzionato.
Leggo QUI che, secondo uno studio americano, basta introdurre anche solo superficialmente il creazionismo nelle lezioni di biologia per far sì che le prove a sostegno dell'evoluzione vengano viste con sospetto. Eppure nessuna delle argomentazioni del creazionismo riesce a scalfirle. Pare che il nostro cervello tenda facilmente dare affidamento a spiegazioni che ne ripercorrono i meccanismi mentali. Nessuno è un logico perfetto e non molti sono in grado di analizzare una questione sapendo che i primi ragionamenti che faranno saranno liberi da fallacie e da trappole mentali. Nella fattispecie, sembra proprio che il creazionismo sia una teoria più facile da capire che non l'evoluzionismo moderno. Ci hanno pure scritto un interessante libro. La naturale conseguenza potrebbe essere che molte polemiche nascono perché la gente è mediamente incapace di analizzare i fenomeni e comprenderne le spiegazioni più accreditate. E siccome chi è capace di ragionare in modo formalmente corretto è in genere una minoranza, ne conseguirà che alle scempiaggini non vi sarà mai fine.
Mi ritiro nell'oscurità.
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